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Mikhail Tal è stato un grande maestro di scacchi lettone, considerato uno dei giocatori più creativi e affascinanti della storia degli scacchi.
Quello era Mikhail Tal
Mikhail Tal è stato uno dei giocatori di scacchi più influenti del XX secolo, famoso per le sue mosse non convenzionali e rischiose e per la sua capacità di cogliere intuitivamente posizioni complesse.
- Tal nacque il 9 novembre 1936 a Riga, in Lettonia, figlio del medico e altrettanto appassionato giocatore di scacchi Jakov Tal e di sua moglie Elizaveta. Mikhail aveva un fratello di nome Wulf.
- Ha iniziato a giocare a scacchi all’età di sei anni e ha mostrato un talento eccezionale fin da piccolo. Tuttavia, non è considerato un bambino prodigio nel senso classico del termine. Oltre agli sport intellettuali, era affascinato anche dalla musica e dalla matematica.
- Una svolta decisiva nella sua carriera scacchistica fu l’incontro con Alexander Koblenz, che divenne poi l’allenatore e il confidente di Tal per tutta la vita. All’epoca Tal aveva solo 13 anni.
- Negli anni Cinquanta conquistò la scena scacchistica con una velocità mozzafiato. Il suo stile d’attacco aggressivo e sacrificale gli valse il soprannome di “Mago di Riga”.
- Le sue partite erano spesso spettacolari e imprevedibili, caratterizzate da combinazioni audaci e mosse apparentemente irrazionali.
- Il 1960 segnò l’apice della sua carriera: Tal vinse il Campionato del Mondo a soli 23 anni con una vittoria sul campione del mondo in carica Mikhail Botvinnik. Tal divenne così il più giovane campione del mondo del suo tempo e mantenne questo record per molti anni.
- Il suo genio non si basava solo sulla tattica, ma anche sul suo approccio psicologico al gioco. Cercava sempre di confondere gli avversari e di indurli a commettere errori.
- Tal era attivo come autore e commentatore di scacchi al di fuori della sua carriera di giocatore. La sua autobiografia “The Life and Games of Mikhail Tal” è un classico della letteratura scacchistica. Qui dà un’idea del suo modo di pensare e della sua filosofia di gioco
- Nonostante le menomazioni dovute a una malattia renale, è rimasto fedele agli scacchi. Ha vinto il Campionato Blitz nel 1988. Giocò ai massimi livelli fino alla sua morte, avvenuta il 28 giugno 1992 a Mosca.
- Le sue idee innovative e il suo stile di gioco impavido hanno ispirato le generazioni successive e la sua influenza sullo sport degli scacchi si sente ancora oggi. Le partite a cui ha partecipato sono considerate veri e propri capolavori dell’arte scacchistica e vengono costantemente analizzate e ammirate.