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Il termine “bottle episode” deriva dall’industria cinematografica. Il termine è stato creato dall’autore e produttore americano Leslie Stevens.
“Bottle episode” – un piccolo termine con un grande impatto
Dietro il termine “bottle episode” si nasconde qualcosa di molto elementare, soprattutto per l’industria cinematografica, ovvero un sacco di soldi.
- Il termine “bottle episode” o “bottle show” è stato creato negli anni ’60 dal produttore Leslie Stevens. L’industria cinematografica è molto ricca e la maggior parte delle produzioni supera molto rapidamente la barriera del milione. Ciò è tanto più vero per le riprese di film elaborati, come Star Trek, James Bond o Spider Man.
- Stevens, che all’epoca produceva la serie televisiva di successo “The Outer Limits”, era naturalmente interessato a tenere sotto controllo i costi. E così, nello spirito di massimizzare i profitti, fu creato l’episodio del nome Bottle.
- Il significato di “bottle episode” è il seguente: Estrarre semplicemente un episodio cinematografico da una bottiglia come un genio. In particolare, Stevens intendeva: Che un episodio viene prodotto con il minimo sforzo possibile, il che si traduce in costi relativamente molto bassi.
- Con il minimo sforzo possibile significa che le scene sono prodotte con “solo” pochi attori, per quanto possibile. Per esempio, un “episodio bottiglia” potrebbe essere così: gli attori sono in cucina. Mentre preparano un pasto per un incontro con gli amici, vengono discussi alcuni problemi. Man mano che l’episodio procede, alcuni amici si uniscono a loro per ravvivare un po’ la trama.
- In breve: “Bottle episode” cerca di ottenere il miglior effetto possibile con risorse molto limitate, come denaro e tempo. Non ci sono praticamente costi per le scene da girare, perché tutto il necessario è già disponibile. Non sono necessarie né costose riprese in location né elaborate acrobazie o addirittura effetti speciali.