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Google Fonts è comodo perché consente di utilizzare gratuitamente e a colpo d’occhio molti font per i propri progetti di grafica o web design. Se questi sono incorporati automaticamente in un sito web, non sempre sono conformi alla privacy e possono sorgere problemi. Per evitarli, è possibile scaricarli e utilizzarli separatamente.
Google Fonts: ecco perché scaricarli
Se utilizzate Google Fonts come integrazione automatica, questo è un problema per motivi di protezione dei dati.
- Se Google raccolga dati tramite l’integrazione automatica dei font non è chiaro, dato che Google stessa nega questa informazione.
- Poiché la questione non è del tutto chiara, siete sempre dalla parte giusta se scaricate manualmente i font necessari e li caricate nel programma di grafica o sul vostro sito web.
- Nella maggior parte dei costruttori di siti web per WordPress, come Elementor o Divi, è possibile disattivare i Google Font, ad esempio, e caricarli manualmente. In questo modo si va sul sicuro e si sa che voi e i visitatori del vostro sito web non siete tracciati.
Come scaricare i font di Google: Istruzioni
Google mette a disposizione gratuitamente più di 1400 font (a partire da gennaio 2023). Aprite il sito web di Google Fonts e procedete nel seguente modo per scaricarli separatamente.
- Se sapete già quale font vi serve, potete inserirlo nella maschera di ricerca e cercarlo. Se non sapete ancora quale font vi serve, potete cercare le categorie, le lingue e le caratteristiche speciali dei font.
- Inoltre, inserite una frase alla voce “Digita qualcosa”, in modo che vi venga mostrato direttamente l’aspetto del rispettivo font.
- Una volta selezionato un font, fate clic su di esso. Quindi fare clic sul pulsante “Scarica la famiglia” in alto a destra. Il font verrà ora scaricato.
- Ora è possibile caricare la cartella zip con il font in Elementor, ad esempio, e utilizzarlo.