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X (ex Twitter) è uno dei social network più popolari, ma di tanto in tanto ci si chiede cosa sia esattamente.
Cosa è X: cosa c’è dietro il nome
Twitter è sia un servizio di blogging che un social network.
- X (allora ancora Twitter) è stato fondato nel marzo 2006.
- Gli utenti registrati possono inviare in rete brevi messaggi di massimo 140 caratteri. Questi messaggi sono chiamati “tweet”.
- Il nome regolare era inizialmente “twttr”.
- Anche il fondatore di Twitter Jack Dorsey ha postato il primo tweet, scrivendo: “sto solo impostando il mio twttr. “
- X è mobile dal 2010 e da allora le app sono disponibili per Android e iOS. X è anche quotata in borsa dal 2013
- Un punto di forza è ancora il limite di 140 caratteri per i tweet, anche se ora questa regola è stata ammorbidita in modo che foto, video o citazioni non rientrino più nei 140 caratteri.
- La creazione di liste è altrettanto pratica. Ciò significa che vengono visualizzati solo i tweet degli account aggiunti all’elenco. Ciò è particolarmente utile perché X è spesso utilizzato come fonte di notizie.
X: critiche alla rete
Nonostante ciò, X viene ripetutamente criticato in varie forme.
- Questo riguarda, da un lato, la presunta libertà di espressione parzialmente limitata.
- Dal 2012, X filtra alcuni contenuti che violano la legge nei singoli Paesi. Si tratta principalmente di estremismo di destra, messaggi di odio e glorificazione della violenza.
- Elon Musk vede questa regolamentazione come una grave violazione della libertà di espressione sulla piattaforma.
- Allo stesso tempo, altri sostengono che X reagisca con troppa esitazione ai contenuti illegali. Facebook o Instagram, ad esempio, avrebbero cancellato numerosi account a sfondo nazionalsocialista in modo molto più esteso e rapido.
- Questo approccio si riflette anche nel comportamento, talvolta molto duro, di X. Nel presunto anonimato, molti utenti sembrano credere di poter esprimere le proprie opinioni in modo del tutto disinibito.
- Così, anche grazie al fatto che X è utilizzato da numerosi giornalisti, politici e personaggi pubblici, si crea un flusso di opinioni molto preoccupante, all’interno del quale tutti hanno un’opinione su tutto e che non riconosce più la differenziazione.
- Questo crea un difficile equilibrio per X tra la garanzia di uno scambio libero e digitale da un lato e lo sfruttamento di questa opportunità da parte di pochi incorreggibili dall’altro.