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Il finale di Shutter Island può creare confusione, poiché c’è un interessante colpo di scena nel film con Leonardo Di Caprio
Come interpretare il finale di Shutter Island
Shutter Island è un thriller misterioso di successo del 2010, con Leonardo DiCaprio nei panni dello US Marshal Edward “Teddy” Daniels. Viene chiamato a Shutter Island per un caso. Ma mentre guardiamo Teddy e il suo collega Chuck Aule indagare, diventa chiaro che non tutto è come sembra.
- La fine di Shutter Island riserva un vero e proprio colpo di scena. Teddy non è affatto uno sceriffo, ma un paziente dell’ospedale Ashecliffe per criminali mentalmente disturbati di nome Andrew Laeddis.
- Andrew Laeddis non riusciva ad accettare l’omicidio della moglie e la morte dei figli. Represse gli eventi, si creò l’identità dello US Marshal Teddy Daniels e perseguì l’idea che sua moglie fosse stata uccisa da qualcun altro.
- I medici dell’isola, il dottor Cawley e il dottor Sheehan, cercarono di curare Andrew permettendogli di recitare la sua presunta identità di investigatore. Questo per metterlo di fronte alla realtà.
- Quando l’esperimento fallisce, viene programmata una lobotomia per Laeddis. Egli può già vedere gli strumenti chirurgici. Nella scena finale, Laeddis chiede al suo presunto partner Chuck se sia meglio “morire da uomo buono o vivere da mostro”
- Questa domanda suggerisce che Laeddis potrebbe aver riconosciuto la verità e aver preso la decisione consapevole di essere trattato come “pazzo”. Non è chiaro se egli ricada nella sua realtà alternativa o preferisca accettare la lobotomia come “cura” per non dover continuare a vivere con il senso di colpa e il trauma.