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Le Barbie di valore sono un vero e proprio investimento. I modelli vintage, in particolare, possono raggiungere prezzi a quattro o cinque cifre. I modelli più costosi, tuttavia, appartengono all’era moderna.
Barbie di valore: in alto un modello del 2010
Più vecchia è meglio è – almeno in termini di prezzo, questo vale per la bambola più famosa del mondo. Barbie esiste da oltre 60 anni e non se ne vede la fine. In generale, più la Barbie è vecchia, più il suo valore è spesso elevato.
- Tuttavia, anche in questo caso le eccezioni confermano la regola. La Barbie più costosa del mondo non è poi così vecchia e risale al 2010, quando è stata creata una Barbie in collaborazione con il designer Stefano Canturi. La bambola indossa un gioiello di diamanti appositamente realizzato con il tubino nero. Il suo valore: 345.000 euro.
- Al secondo posto c’è la De Beers 40th Anniversary Barbie del 1999, che vale poco meno di 100.000 euro.
- Al terzo posto, una Barbie vintage si aggiunge alla schiera delle Barbie più costose: La bambola originale del 1959 viene venduta a 29.000 euro.
Impeccabili condizioni e raro oggetto da collezione: i criteri per il valore di una Barbie
Anche se due bambole su tre nella top 3 tendono ad essere di epoca più recente, le bambole vintage sono considerate mediamente più preziose nel settore.
- Tuttavia, l’età non è l’unico fattore. Ad esempio, alcuni rari oggetti da collezione degli ultimi anni hanno registrato un forte aumento di valore. Tra questi, la Barbie Karl Lagerfeld (2014), la Barbie Aqua Queen of the Prom (2001) o la Barbie City Smart Silkstone (2003).
- È importante anche per il prezzo che la bambola sia in condizioni impeccabili. Solo così si possono raggiungere cifre elevate. È meglio se la Barbie è ancora nella sua confezione originale.
- Se anche voi volete determinare il valore della vostra Barbie, potete ricorrere alle cosiddette guide al prezzo delle Barbie. Ne sono un esempio “The Illustrated Price Guide to Collectible Barbie Dolls” di Carol Manos e Susan Paris o “Warman’s Barbie Doll Field Guide: Values and Identification” di Sharon Verbeten.